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Presentato il progetto “Misericordia Tua”, la dimora da realizzare nella casa canonica di Sant’Andrea a Lama che accoglierà carcerati in permesso ed ex detenuti

Si chiamerà “Misericordia Tua”, esattamente come il motto episcopale di monsignor Alessandro Plotti, la casa d’accoglienza per carcerati in permesso ed ex detenuti impegnati nel percorso di reinserimento sociale che sarà realizzata a Calci nella canonica della chiesa di Sant’Andrea a Lama. “E’ l’opera segno della Chiesa pisana per il “Giubileo della Misericordia” – afferma il vescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto – ed è dedicata proprio all’arcivescovo emerito, scomparso poco più di un mese fa, che ha guidato la diocesi di Pisa per ben 22 anni”.

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L’intitolazione della struttura alla memoria di monsignor Plotti sarà il segno, concreto e simbolico, per il ricordare il suo magistero pastorale rivolto ai poveri e agli ultimi e in particolar modo al mondo carcerario. “Il Giubileo della Misericordia è il giubileo del perdono – ricorda don Emanuele Morelli, direttore della Caritas diocesana di Pisa – questo disegno può rappresentare il simbolo della comprensione”.

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Il progetto è già definito nei dettagli: sabato è stato presentato pubblicamente ed entro giugno 2016 entrerà nella fase esecutiva. “La casa “Misericordia Tua” offrirà spazi indipendenti e protetti a condannati che accedono a misure alternative alla detenzione (semilibertà, art. 21 dell’o.p., affidamento in prova al servizio sociale, detenzione domiciliare) o in regime di fruizione di permessi premio e a ex detenuti in attesa di un reinserimento lavorativo e sociale – specifica Vittorio Cerri, ex direttore del Don Bosco e consulente del progetto diocesano – ma anche, se necessario, a familiari di persone che si trovano in stato di detenzione nel carcere di Pisa”.

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La struttura sarà ricavata in una canonica di due piani attualmente in disuso, abitata fino agli anni ’70 dal parroco di Sant’Andrea a Lama e che in passato è stata una delle prime strutture del territorio pisano “prestate” all’accoglienza di profughi vietnamiti. Ora, però, la casa necessita inevitabilmente di una radicale ristrutturazione: prima dell’apertura, infatti, sarà necessario predisporre il risanamento igienico sanitario dell’intera costruzione, abbattere tutte le barriere architettoniche per creare uno spazio accessibile a persone disabili, ricostruire il tetto coibentandolo completamente. Saranno costruiti tre nuovi bagni, riadattate sei camere per un totale di 16 posti letto, adeguati gli impianti elettrici e di riscaldamento, consolidati i solai del piano terra e realizzati dei tramezzi interni per la modifica dei vani.

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Il costo complessivo si aggira attorno a 200mila euro, somma che coprirà gli interventi di restauro, e sarà finanziato con i fondi raccolti in occasione del Giubileo della Misericordia, gli stanziamenti dell’otto per mille della Cei, e da eventuali altri finanziatori. “Abbiamo lavorato molto su questo programma dedicato alle persone che hanno subito una condanna – racconta monsignor Roberto Filippini, cappellano della casa circondariale don Bosco di Pisa e fresco di nomina a vescovo di Pescia – e ora è finalmente decollato”.

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La gestione operativa è ancora da definire, ma prevederà sicuramente una presenza costante di operatori preparati nella struttura. Due le ipotesi in fase di valutazione: l’affidamento della struttura a una piccola comunità religiosa con una vocazione socio-pastorale spiccata per la prossimità alle persone in condizione di particolare disagio e marginalità oppure la conduzione la conduzione da parte di operatori qualificati tramite una cooperativa sociale. La casa “Misericordia Tua” è uno dei tasselli più importanti di quel percorso promosso dall’unità pastorale della Valgraziosa – spiega don Antonio Cecconi, parroco di Calci -un programma che si propone di destinare a finalità sociali e pastorali, con una particolare attenzione ai più poveri, le canoniche delle chiese senza parroco”.