Alle 16.30 in Piazza del Carmine il flash mob degli Amici della Strada per le persone senza dimora

Pisa, domenica 9 dicembre 2018 – (da La nazione Pisa) Si sdraieranno sui cartoni come i tanti, italiani e non, che traditi dalla vita sono finiti in mezzo alla strada. Tenderanno la mano ai passanti indaffarati con lo shopping natalizio per chiedere aiuto, per riceverne indietro almeno un gesto di umanità. Cercheranno così di raccontare la storia disperata dei senzatetto sui quali «vegliano» nelle lunghe notti pisane. Sono i volontari dell’associazione ‘Amici della strada’ che oggi (alle 16.30 in piazza del Carmine, a Pisa) vestiranno i panni degli invisibili con un flash-mob che si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle nuove povertà.

povertà

 

«La città deve sapere che ci sono centinaia di persone senza una casa, che dormono sulle panchine al freddo nell’indifferenza generale – spiegano gli organizzatori nonché volontari, Veronica Auricchio e Andrea Favilli –. La nostra manifestazione servirà ad aprire gli occhi su un fenomeno che non accenna a diminuire. Anzi. E sarà utile anche per chiedere coperte in regalo. Coperte che possono davvero salvare vite». Coi loro vent’anni di attività – nell’ambito del più ampio progetto ‘Homeless’, nato su impulso della Caritas diocesana di Pisa nel 1996 e finanziato da Comune di Pisa e Società della salute – gli ‘Amici della strada’ sono diventati testimoni di una realtà fatta di disagio, economico e sociale. «Le nostre squadre escono due volte a settimane per distribuire pasti caldi e coperte. Siamo un gruppo variegato dai 18 ai 50 anni che dedicano parte del loro tempo al prossimo – continua Favilli –. I nostri volontari si ritrovano il mercoledì e la domenica sera nella chiesa di Ghezzano dove i parrocchiani preparano il cibo che andremo poi a consegnare ai clochard con i nostri mezzi. Il paniere diventa, in realtà, un modo per entrare in contatto con loro per indicargli i servizi di assistenza sui quali possono contare, ma anche e soprattutto per portargli un po’ di calore umano, restituendogli la dignità che rischiano di perdere sul marciapiede. Soltanto noi, come associazione, incontriamo dai quaranta ai cinquanta senzatetto al giorno, ma i numeri di chi ha bisogno di aiuto sono assai maggiori. C’è il giovane migrante arrivato in Italia sperando in un futuro migliore, ma c’è anche il cinquantenne pisano che ha perso il lavoro o che è caduto in rovina dopo un matrimonio andato male». Ecco perché la generosità non basta mai. Ecco perché tutti dobbiamo sentirci in dovere di fare qualcosa.

 

Ci sarà anche Francesco Bottai: “Aderiamo per dare voce agli ”invisibili”. Dai bimbi, ci si fa”