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”Non aveva voluto la scorta per non far morire altri innocenti”. Giovedì 23 luglio alle 21, a Calci, l’onorevole Rosy Bindi ricorda Vittorio Bachelet

Pisa, lunedì 20 luglio 2020  – Il ricordo di Vittorio Bachelet, nella parole dell’onorevole Rosy Bindi. Sarà una commemorazione toccante quella in programma giovedì 23 luglio (alle 21) al Teatrino degli Ulivi di Calci, lo spazio all’aperto a fianco della Pieve dei Santi Giovanni ed Ermolao, organizzata dall’Unità Pastorale della Valgraziosa in collaborazione con l’Azione Cattolica diocesana, tutta dedicata al ricordo del docente universitario assassinato dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980. Bachelet, infatti, fu ammazzato dai terroristi Anna Laura Braghetti e Bruno Seghetti sul mezzanino della scala che conduce all’aula professori della facoltà di scienze politiche de La Sapienza di Roma, proprio mentre stava chiacchierando con l’onorevole Rosy Bindi, allora sua assistente e collaboratrice. «Ricordo ancora il suo grido e l’odore dello sparo: non aveva voluto la scorta per non far morire altri innocenti – ricorderà anni dopo -. La Braghetti si avvicinò a lui fingendosi una studentessa e gli sparò: non ho mai voluto incontrarla».

La Bindi ne parlerà giovedì sera in un incontro voluto dal monsignor Antonio Cecconi, parroco della Valgraziosa e già vicedirettore di Caritas Italiana, «perché conservare la memoria dei tanti cattolici che hanno sacrificato la loro vita per le istituzioni democratiche del nostro Paese è particolarmente importante in un momento come questo in cui anche in parrocchia non si parla più di politica – spiega-: Bachelet, infatti, era stato anche vicepresidente del Csm ed elemento di spicco dell’Azione Cattolica, che aveva anche guidato dal ’64 al ’73, con il compito di rinnovare l’associazione in attuazione delle indicazioni del Concilio». Da qui la decisione d’invitare l’ex ministra, cui il parroco di Calci è legato da un’amicizia lunga più 50 anni: «Ci conoscemmo nel ’69, quando entrambi fummo selezionati fra i trenta migliori giovani per la giornata europea della scuola – ricorda-: tre giorni a Roma e dieci in Germania, sul Lago di Costanza, dove cominciammo a cementare un’amicizia lunga decenni. Era l’anno della maturità: di lì a pochi mesi io entrai in seminario e lei s’iscrisse all’università. Poi ci siamo ritrovati a Roma: io come vicedirettore di Caritas Italiana e lei come ministro della sanità del Governo Prodi. Collaborammo molto».

La partecipazione è limitata a 100 persone con prenotazione entro il 22 luglio. Prenotazioni per mail: up.valgraziosa@gmail.com.