Erano presenti i volontari delle Caritas parrocchiali, delle Unità Pastorali, i responsabili delle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli, dello SMOM e di altri gruppi caritativi, insieme ai giovani del Servizio Civile e agli operatori della Caritas Diocesana.
È stato un momento intenso di conoscenza, ascolto e condivisione, in cui padre Saverio ci ha raccontato la sua storia e la sua idea di carità intesa come missione d’amore e percorso di costruzione della Chiesa.
Partendo dal Vangelo di Giovanni, ci ha ricordato che il comandamento dell’amore è la nostra chiamata, una consegna viva che ci rende edificatori di Chiesa.
Un’immagine che ci ha lasciato nel cuore è quella del Seminatore di Van Gogh: una figura umile, nascosta, eppure capace di un gesto potente, vitale. È così che ci ha invitati a vivere la nostra missione: con semplicità, fiducia e forza che viene dall’alto.
Padre Saverio ha poi ascoltato le voci e le esperienze dei territori, accogliendole con attenzione e riconoscenza.
Ha affermato che i suoi veri maestri saremo noi, il popolo di Dio, con la nostra fede, i nostri bisogni, il nostro impegno quotidiano.
Due frontiere sono emerse con forza:
– La carità come spazio di dialogo attivo con le istituzioni;
– Il coinvolgimento dei giovani, sempre più protagonisti nei percorsi di prossimità e speranza.
È stata una mattinata, che ci ha fatto crescere nel nostro senso di appartenenza alla chiesa e ci ha provocato ad assumere responsabilità condivise.
Un primo incontro che ci spinge a camminare insieme condividendo con creatività la passione per il vangelo e il servizio agli ultimi e l’animazione delle nostre comunità.
✨ “Se siamo un corpo… allora voi siete mani, piedi, braccia che arrivano dove io non posso” – ci ha detto il padre Saverio e questo rende il nostro ruolo seme autentico di vangelo.