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A San Frediano a Settimo le ostie dei detenuti del carcere di Opera.

È un progetto sviluppato a Milano, ma che coinvolge anche un panificio cascinese. La produzione di ostie da parte di tre detenuti condannati per omicidio, reclusi nel carcere di Opera, è giunta fino a San Frediano a Settimo dove il titolare della panetteria “Verbum Panis”, Alessandro Falciani, ha reso disponibile la distribuzione delle ostie realizzate dai carcerati.

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Coinvolge anche Cascina e il titolare del negozio Verbum panis, Alessandro Falciani, il progetto iniziato a Milano, nel carcere di Opera, dove sono reclusi detenuti pericolosi, assassini e mafiosi. Tre detenuti Giuseppe, Ciro e Cristiano, sono stati scelti dal direttore della casa di reclusione, Giacinto Siciliano, per fare parte del progetto Il Senso del Pane. Ideatore di questo progetto, nato da un’ispirazione della Casa delle Arti e dello Spirito, è il dottor Arnoldo Mosca Mondadori. Responsabile tecnico del progetto è Alessandro Falciani: nel suo negozio di San Frediano a Settimo si potranno trovare le ostie prodotte dai detenuti. Sì, il progetto consiste nell’avere messo su un vero e proprio laboratorio di ostie, prodotte a mano dai tre detenuti. «Il vero senso dell’iniziativa – spiega Falciani – è proprio che le ostie nascono da mani che hanno ucciso, le stesse mani che hanno tolto la vita, adesso la ridonano, rappresentando così il senso della passione e della resurrezione di Cristo». I detenuti hanno commesso omicidi. Giuseppe e Ciro sono ergastolani, Cristiano invece uscirà ma dovrà aspettare ancora molti anni. Qualche settimana fa, hanno scritto una lettera al Papa e presto lo incontreranno. «Santo Padre, in passato ci siamo macchiati della più atroce violazione dei dieci comandamenti impartitici da nostro Signore, l’omicidio. Oggi produciamo con le nostre mani ostie che vengono consacrate in varie chiese, così possiamo far arrivare il frutto della nostra volontà di redenzione ai cuori delle persone, soprattutto di quelle la cui sofferenza è dovuta ai crimini da noi commessi…», questo il testo della lettera inviata al Papa al quale hanno chiesto di poterlo incontrare per «consegnare nelle vostre mani benedette le nostre ostie, in occasione del Giubileo della Misericordia». Papa Francesco proprio per Natale ha risposto che riceverà in udienza privata i detenuti e i partecipanti al progetto. Il progetto sarà raccontato in un documentario prodotto dalla Poetic Film Arts, con la regia di Daniele Pignatelli. Le ostie saranno donate alle parrocchie di tutta Italia e del mondo che ne facciano richiesta in qualsiasi quantità (casaspiritoarti@gmail.com). In cambio viene chiesto umilmente che i sacerdoti comunichino il senso del progetto ai parrocchiani e che una volta all’anno le offerte della Messa siano devolute per il proseguimento dell’iniziativa. Infatti i detenuti riceveranno mensilmente una borsa lavoro. Anche la parrocchia di San Frediano a Settimo, guidata da don Dario Ghelardi, farà la sua parte in sostegno dell’iniziativa.(s.c.)