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Haiti, uragano Matthew: colpite 5 milioni di famiglie, dalla rete Caritas sostegnoimmediato per 13.500 persone. Come fare per aiutare

Roma, mercoledì 12 ottobre 2016 – Novecento sono quelle conteggiate nelle ore immediatamente successive. Ma il numero delle vittime purtroppo continua a crescere di giorno in giorno mentre sono decine di migliaia gli sfollati e 350.000 le persone che hanno bisogno di aiuti immediati. Questi gli effetti ad Haiti dell’uragano Matthew che si è scatenato con venti di 220 km/h. Le coste dei dipartimenti del Sud, della Grand’Anse, di Nippes, del Sud-est, dell’Ovest, dell’Artibonite e del Nord-Ovest sono state le più colpite.
La Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha stanziato un milione di euro – provenienti dai fondi dell’8xmille – per dare assistenza alle centinaia di migliaia di persone rimaste senza casa e viveri ad Haiti, in seguito al passaggio dell’uragano Matthew.  La somma sarà gestita da Caritas Italiana, presente sul territorio caraibico con propri operatori già a seguito del terremoto del 2010; servirà, innanzitutto, a procurare acqua, cibo e generi di prima necessità. “Assicuro la mia vicinanza alle popolazioni ed esprimo fiducia nel senso di solidarietà della Comunità internazionale, delle istituzioni cattoliche e delle persone di buona volontà” aveva a sua volta detto ieri Papa Francesco all’Angelus.

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Dopo il terremoto disastroso del 2010, il passaggio dell’uragano Matthew ha dato un nuovo durissimo colpo alla popolazione haitiana. Si stima che siano state colpite 5 milioni di persone. Le coste dei dipartimenti del Sud, della Grand’Anse, di Nippes, del Sud-est, dell’Ovest, dell’Artibonite e del Nord-Ovest sono state le più flagellate dalla furia dell’uragano che si è scatenato con venti di 220 km/h. Numerose aree sono isolate, comunicazioni e strade interrotte, case completamente distrutte, coltivazioni danneggiate e una gran quantità di capi di bestiame perduti: un disastro, considerando che la maggior parte degli haitiani, specie nelle zone rurali, spesso isplate, sopravvive con le attività agricole e di allevamento. C’è enorme preoccupazione: le distruzioni, la grande massa d’acqua che ha inondato molte zone facilita l’insorgere di epidemie di colera (carenza di acqua potabile) e il diffondersi della malaria.

E’ urgente fornire alla popolazione haitiana una risposta ed un aiuto immediato: acqua, cibo e beni di prima necessità. Caritas Haiti, si è subito attivata in coordinamento con le autorità locali, in modo particolare i Centres d’Operations d’Urgences Départementaux (COUD), per dare una risposta tempestiva ed efficace in particolare nelle diocesi di Jérémie, Nippes, Cayes, Jacmel e Port-de-Paix. Inoltre, in collegamento con la rete Caritas Internationalis, ha lanciato un appello per aiuti a 2.700 famiglie (13.500 persone) per acquisto e distribuzione di 2.700 kit alimentari, distribuzione di 2.700 kit d’igiene e programmi per consigliare e sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione di malattie infettive.

Caritas Italiana, impegnata da anni ad Haiti e presente sul territorio con propri operatori già dopo il terremoto del 2010, ha subito espresso vicinanza nella preghiera e solidarietà a Caritas Haiti con cui è in costante contatto, ed è pronta a sostenerne gli interventi per questa nuova emergenza in collegamento con la rete Caritas Internationalis, le Congregazioni e le Organizzazioni del posto con cui ha finora collaborato per la realizzazione di progetti di riabilitazione, sviluppo rurale, sostegno alle fasce deboli.

Chi vuole sostenere gli interventi in corso ad Haiti può farlo tramite:

  • il conto corrente postale 11989563, intestato a Caritas Diocesana di Pisa, piazza Arcivescovado, 18 – 56126 Pisa.
  • Il conto corrente bancario intestato a: Arcidiocesi di Pisa – Caritas diocesana. IBAN: IT 86 L 01030 14010 000000390954
  • Il versamento direttamente in Caritas: Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì, dalle 10 alle 12 12

Nella causale specificare sempre “uragano Haiti”