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“Ore di lezione dedicate alla memoria nelle scuole italiane”. La proposta da Sant’Anna di Stazzema nel giorno del 72esimo anniversario dell’eccidio

Sant’Anna di Stazzema, 12 agosto 2016 – Un coro, stamani, a Sant’Anna di Stazzema, dove e’ stato commemorato il 72/o anniversario dell’eccidio nazifascista in cui furono trucidati 560 civili, fra cui bambini. “Mai piu’ Sant’Anne!” e’ il motto diffuso oggi, facendo anche riferimento alle vittime piu’ recenti, quelle del terrorismo globale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, che e’ stato letto durante la cerimonia, apertasi con una messa dell’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto sul sagrato della chiesa. Negli interventi il sindaco Verona ha detto che “ancora oggi sono i civili a pagare le conseguenze di una guerra non dichiarata che mira a colpire le radici della nostra cultura e del nostro stile di vita. Il terrorismo ha colpito nell’ultimo anno in molti paesi, provocando vittime innocenti. Meno di un mese fa e’ toccato a Nizza e abbiamo sentito la necessita’ di avere con noi come testimone il console generale Serena Lippi” presente alla giornata. Presenti anche tanti Comuni di Toscana, Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia, il gonfalone della Regione, mentre Enrico Pieri, presidente dell’associazione Martiri di S.Anna, ha detto, “Qui a Sant’Anna e’ nata l’Europa”. In rappresentanza del governo il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri. “S.Anna di Stazzema e’ un luogo della memoria di livello europeo Il nostro obiettivo e’ portare nelle scuole ore di lezione dedicate alla memoria“, “la memoria di S.Anna – e di tutte le altre stragi che hanno insanguinato la nostra meravigliosa Toscana – ha costituito punto di partenza per un processo di rinascita del Paese e del nostro continente. Il tributo di sofferenza deve accompagnarsi alla celebrazione degli atti di coraggio e reale eroismo che hanno condotto l’Italia alla Liberta'”. Per la Giunta regionale la vicepresidente Monica Barni ha ricordato l’impegno sempre attento della Toscana a mantenere viva la memoria sull’eccidio.

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Serena Lippi, console generale italiano a Nizza, ha sottolineato la vicinanza tra la recente strage di Nizza e Sant’Anna di STAZZEMA. “Sono stata testimone della carneficina dello scorso 14 luglio- ha detto Lippi oggi a S.Anna per il 72/o anniversario dell’eccidio nazista – Le due stragi sono entrambe atti terroristici: l’obiettivo erano persone inermi la cui unica responsabilita’ sarebbe stata quella di non appartenere ad una razza o ad una religione”. “Dovremo impegnarci per sradicare questa cultura della violenza, facendo in modo che con la commemorazione delle stragi si arrivi ad una scuola permanente della pace – ha aggiunto Serena Lippi -. Sant’Anna e’ luogo di insegnamento e la pace e’ il nostro vero culto”. Presente anche alla commemorazione a Sant’Anna, Laurence Navalesi, assessore al comune di Nizza.

“L’estate del 1944 fu la stagione delle stragi nazifasciste in Toscana. Le stragi furono piu’ di 280, i comuni interessati 83, i morti tra i civili furono circa 4.500 a cui devono essere aggiunte diverse migliaia di morti tra i partigiani”. Lo ha ricordato la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni, nel suo intervento commemorativo in occasione del 72/o anniversario dell’eccidio di S. Anna di Stazzema, in cui morirono 560 persone, tra adulti e bambini. “Oggi – ha aggiunto Barni – siamo davanti a questa comunita’ che porta i segni indelebili di quel 12 agosto 1944, quando, alle prime luci dell’alba, le colonne di SS provenienti da Mulina, Monte Ornato, Farnocchia e Valdicastello circondarono la vallata, divenuta terra di rifugio per centinaia di persone sfollate da tutta la Versilia e dalla costa toscana e ligure. Una popolazione inerme, su cui si scateno’ una ferocia che e’ difficile pensare possibile negli esseri umani; una popolazione braccata, borgata per borgata, casa per casa, rinchiusa nelle stalle, radunata nelle aie, nelle piazze per essere trucidata; una strage senza fine, alla quale nessuno doveva scampare: nella criminale ferocia, programmata ed attuata con meticolosita’ dai nazisti, nessuna vita doveva essere salvata”. “A compiere il massacro – ha sottolineato la vicepresidente della Regione – furono gli uomini della 16ma divisione SS, ma gravissime furono le responsabilita’ dei fascisti che guidarono i nazisti lungo i sentieri della vallata, che solo persone pratiche dei luoghi potevano conoscere con tanta sicurezza. Un copione di sangue che si e’ ripetuto negli eccidi di Vinca e Bergiola, che videro i militi della Brigata Nera Apuana trucidare vecchi, donne e bambini. Con la partecipazione attiva alle stragi dell’estate 1944, i fascisti scrissero un’altra pagina infame della loro collaborazione con l’occupante nazista, dopo essersi gia’ macchiati di gravissime colpe, dalla fucilazione di patrioti alla cattura di ebrei, dalle torture inflitte ai partigiani caduti nelle loro mani, alle violenze ed ai soprusi di ogni genere commessi ai danni del le popolazioni”. “Dalla lotta al fascismo, dalla guerra di Liberazione e’ nata la democrazia nel nostro paese, e le istituzioni repubblicane devono esercitare la memoria, ricordare le loro radici, non perderle di vista” ha concluso Monica Barni. “Per questo la Toscana ha dato pieno sostegno e condivisione all’appello per la rimozione del mausoleo dedicato al maresciallo Rodolfo Graziani promosso dal Comitato provinciale Anpi di Pisa, e si e’ appellata al Presidente della Repubblica, supremo garante della Costituzione fondata sui valori dell’antifascismo e della Resistenza, affinche’ siano adottati i provvedimenti contro un’offesa permanente alla coscienza democratica del popolo italiano, e nei confronti di Governo e Parlamento, affinche’ intraprendano iniziative normative che impediscano di intestare monumenti, sacrari o pubbliche vie e piazze a personalita’ condannate per gravi reati contro lo Stato ed implicate in crimini perpetrati durante il periodo fascista”.