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Galantino (segretario generale Cei): ”Gravissima qualunque forma di lettura ideologizzata della religione”

Roma, martedì 5 luglio 2016  “A Porto d’Ascoli due giovani bengalesi che vendevano fiori sono stati pestati a sangue da un gruppo di giovanissimi perchè non sapevano recitare il Vangelo”. Parte dalla cronaca il segretario generale della Cei Nunzio Galantino, intervenuto stamani, martedi 5 luglio, alla presentazione del 25esimo Rapporto Immigrazione di Caritas e Migrantes. Per dire che “La lettura ideologizzata della religione è gravissima, sia che si tratti dell’Islam che del cristianesimo” e per evidenziare la necessità di “fare molta attenzione a quei predicatori che, nelle nostre comunità e non, rivendicano un ruolo pubblico della religione cristiana solo come strumento da contraporre all’Islam”. Durissimo il giudizio del presule sull’Europa: “Stiamo vedendo tutte le debolezze di un Europa costruita sulle primazie e non sul rispetto e la valorizzazione delle differenze” ha detto. Ponendo poi anche la questione del linguaggio: “La ripetizione continua di termini come “invasione”, “emergenza” e “crisi” non aiutano ad affrontare il fenomeno dell’immigrazione ma si limitano ad ampliare il divario fra fenomeno e percezione”.

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Da qui è partita anche la riflessione del direttore della Fondazione Migrantes monsignor Giancarlo Perego: “I numeri raccontano una diminuzione calando, eppure si continua a parlare di invasione inarrestabile – ha sottolineato – in questo modo s’impedisce e si rallenta una politica seria dell’immigrazione. Occorre, quindi, ribadire che l’unica via è l’integrazione: ogni chiusura, ogni ritardo nel riconoscimento dei diritti di cittadinanza impoverisce le nostre città”